Egitto sbarcherà nel Lazio con esposizioni e eventi
(di Rodolfo Calò) IL CAIRO – Una mostra, senza precedenti in Italia, di repliche di tesori archeologici egizi; un’esposizione di arte copta con riproduzioni di rare icone e una serie di quattro concerti di folklore egiziano sono in preparazione al Cairo con l’obbiettivo di svolgersi e farsi notare in Italia l’anno prossimo.
Come si è appreso al Cairo dalla Società italiana di Beneficenza (Sib), la mostra di repliche sarà composta di “250-300 pezzi” realizzati alla Cittadella della capitale egiziana da artigiani-artisti del ministero delle Antichità.
Ad essere esposti in copia – che si assicura sarà perfetta saranno fra l’altro il tesoro di Tutankhamon, con la sua celeberrima maschera mortuaria d’oro, lapislazzuli e paste vitree, il sarcofago e cocchio del faraone morto giovanissimo ma divenuto quintessenza dell’egittomania.
Il luogo dell’esposizione in programma da giugno a dicembre deve essere ancora determinato ma “sarà nel Lazio”, ha detto ad ANSAmed Eugenio Benedetti Gaglio, il presidente della Sib, sponsor delle tre iniziative.
Anche se simili repliche sono già state esposte negli Usa e in altri paesi, “e’ la prima volta che una mostra come questa viene organizzata in Italia”, ha sostenuto il filantropo siciliano.
Il secondo elemento dell’iniziativa che punta dichiaratamente a essere un contribuito al dialogo fra Italia ed Egitto è la mostra di arte dei cristiani egiziani, i copti, anch’essa “mai vista in Italia”, ha sottolineato Benedetti Gaglio.
L’ex-imprenditore di Catania ma in passato attivo anche in Cina ha ricordato che il museo della Chiesa copta non ha mai fatto prestiti di tanto rilievo. In un “luogo sacro” in via di definizione, arriveranno circa 50 icone di legno, metallo, pietra, quasi tutte in “repliche al massimo della perfezione, ivi compresa quella consacrata dal Pontefice”.
Quello delle icone del resto si sta profilando come elemento di dialogo anche ecumenico: il mese scorso il ministro per il Turismo egiziano, Yehia Rashed, nel consegnare a papa Francesco un messaggio del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, ha chiesto al pontefice di benedire un’icona della fuga in Egitto della sacra Famiglia.
Ci saranno poi, a cominciare da giugno, quattro spettacoli di folklore organizzati di raccordo con il ministero della Cultura del Cairo.
Fra l’altro si esibiranno dervisci roteanti, musicisti nubiani e, in chiusura del ciclo, a dicembre “sotto Natale”, un “coro di 40 cantanti non-vedenti”, ha preannunciato il presidente della Sib.
La scelta del Lazio come sede della mostra, i cui pezzi saranno a disposizione di aziende che poi volessero acquistarli, è privilegiata in virtù di una analogia fra antichi egizi ed etruschi nell’attrezzare le tombe per il viaggio nell’aldilà: come riferito da Benedetti, si tratta di un punto di contatto sottolineato dal più noto archeologo egiziano, Zahi Hawass.
(ANSAmed).
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